Gli insediamenti più antichi risalgono all'anno mille a.C., testimoniati dal ritrovamento di alcuni reperti archeologici recuperati all'interno delle numerose caverne ricavate nelle falesie di cui è ricca la costa.
Altri resti di sepolture ipogee risalenti ad un periodo successivo confermano la presenza d'insediamenti di natura stanziale.
La storia di San Vito Lo Capo si intreccia allla storia di un giovane diventato martire, che per sfuggire alla persecuzione ordinata da Diocleziano, alle ire del padre Ila e del prefetto Valeriano, scappò insieme al suo maestro Modesto e alla nutrice Crescenzia, e si diresse sulla costa del feudo della Punta, in territorio di Monte Erice, dagli antichi chiamato Capo Egitarso.
Qui cominciò a predicare la parola di Dio tra la gente del posto, ma in seguito dovette fuggire anche da Capo Egitarso e riprendere insieme ai due educatori il suo viaggio che lo portò dalla Sicilia alla Campania e in Lucania compiendo diversi miracoli.
Vito morì giovanissimo il 15 giugno del 299 d.C. (o 304 d.C.).
I sempre più numerosi fedeli devoti al Martire Vito fecero erigere una cappella che ha visto nei secoli numerosi interventi di restauro per, infine, arrivare a quello che adesso è il Santuario-Fortezza volto alla salvaguardia dei pellegrini che vi si recano per adorare il Santo.
Nell' VIII sec. cominciarono a comparire le prime case tutto intorno al Santuario e alla fine dello stesso secolo, attorno alla chiesa esisteva già un piccolo nucleo di abitazioni.
Nasceva così San Vito Lo Capo. Nel XVIII secolo San Vito Lo Capo fu censita per volere del Regio Governo che affidò terreni a chiunque intendeva bonificarli e con l'obbligo della residenza.
La giurisdizione di Erice di cui San Vito Lo Capo faceva parte, divise il territorio in: San Vito Lo Capo, Macari e Castelluzzo.
Dopo 150 anni San Vito Lo Capo si distaccò del tutto da Erice, diventando Comune autonomo.
Distante da Trapani appena 38 km, San Vito Lo Capo si estende su una baia dalle acque poco profonde e cristalline, tra la Riserva Naturale dello Zingaro e quella di Monte Cofano.
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Il clima, il pesce fresco, l'ottima cucina, le viuzze ornate di fiori, i profumi intensi e i suoi panorami, il mare cristallino, le spiagge, il paesaggio incontaminato, hanno fatto diventare San Vito Lo Capo una delle mete più ambite per le vacanze.
San Vito Lo Capo definita "Perla della Costa" non è l'unico posto incantevole da scoprire perchè a soli 3 km soltanto incontriamo Macari con i suoi magici tramonti sul Golfo di Cofano e Castelluzzo a 9 Km che con le sue numerose calette di ciottoli e la piccola spiaggia contribuiscono a rendere incantevole lo scenario che si presenta agli occhi del turista che si appresta a vivere a San Vito Lo Capo una vacanza da sogno.
Per chi ama vivere la vacanza in maniera più intensa, si organizzano escursioni turistiche per tutta la provincia di Trapani, trekking alla Riserva dello Zingaro, visite ai vicini siti archeologici di Segesta e Mothya (solo per citarne alcuni), gite in barca, corsi di vela e di sub, ecc....
Festa di San Vito Martire
Viva santu vitu! Viva! Viva! E’ questa l’acclamazione che sentirete recandovi a San Vito Lo Capo in occasione della commemorazione del Santo Patrono del paese, il santo martire Vito che 1600 anni fa approdò nell’incantevole spiaggia di Sa Vito Lo Capo, fuggiasco per conservare la sua fede.
Da allora, in ricordo del giovane martire, queste terre si chiamano “di San Vito”.
In onore del Santo si svolgono dei festeggiamenti che durano diversi giorni.
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In programma a Piazza Santuario ore 20,00 Martedì 7 e Giovedì 9 Giugno il gioco delle"pignateddi" e la "corsa dei sacchi" per la gioia dei più grandi e dei più piccini.
Gli adulti più coraggiosi potrebbero cimentarsi nel “gioco dell’antenna a mare” in programma per le ore 15,00 del 15 Giugno: un lungo palo insaponato viene sospeso a mare e alla sua punta viene affissa una bandiera, che i partecipanti alla gara dovranno riuscire a recuperare, il tutto in un tripudio di tuffi da parte dei concorrenti accompagnati dagli strumenti della banda musicale.
Il momento più suggestivo della festa è la rievocazione storica dello sbarco dei Santi Vito, Modesto e Crescenza, organizzato dalla marineria sanvitese, che con i suoi pescherecci all’imbrunire accompagna la barca del santo verso la spiaggia e con i suoi pescatori in costume tradizionale accompagnerà i santi fino in chiesa e poi per le vie del paese nel corso della processione.
Gruppi folk di San Vito Lo Capo o dei paesi limitrofi allieteranno le serate con musiche, canti e balli tradizionali.
Uno scoppiettante spettacolo di fuochi d’artificio chiude la festa.
Nel 1998, al termine dell’estate, la cittaà di San Vito Lo Capo ospita una manifestazione dedicata al cous cous, un piatto tipico del territorio, molto diffuso nell’area siculo-occidentale, ma quasi del tutto sconosciuto nel resto d’Italia. Obiettivo della rassegna gastronomica è quello di celebrare un ingrediente povero, radicato nell’area mediterranea, attraverso una gara internazionale capace di riunire, nel nome del cous cous, popoli, storie, tradizioni, culture e religioni differenti.
Nasce così il Cous Cous Fest, rassegna di enogastronomia del Mediterraneo che ha reso San Vito Lo Capo capitale mondiale del cous cous, dell’accoglienza e della multiculturalità. Un’avventura cominciata appunto nel 1998 della quale nessuno avrebbe mai immaginato un’evoluzione così sorprendente.
Edizione dopo edizione, l’evento si consolida come festival dell’integrazione culturale, trasformando negli anni i granelli della semola di cous cous in simbolo di pace, in occasione per celebrare la fratellanza tra i popoli ma, anche in strumento di promozione culturale e turistica per un territorio di ineguagliabile bellezza.
Più di duecento chef provenienti da diciassette nazioni diverse si sono dati appuntamento a San Vito Lo Capo da quel lontano 1998 e oltre centocinquanta ricette sono state presentate, nel corso degli anni, al campionato del mondo di cous cous che oggi ospita ben dieci delegazioni provenienti da quattro continenti.
Il programma della manifestazione si è ampliato nel corso del tempo abbracciando non soltanto appuntamenti enogastronomici ma anche culturali, musicali e di spettacolo e offrendo un qualificato palinsesto di eventi e attività. Anno dopo anno San Vito Lo Capo diventa tappa obbligata per i più importanti chef stellati ma anche per i grandi brand, le più prestigiose testate giornalistiche, i più quotati esperti di enogastronomia e tanti personaggi di spicco della cultura. E poi i live show che hanno visto alternarsi sul palco di piazza Santuario più di 150 artisti di fama mondiale: in principio i fuoriclasse della world music e poi star della musica italiana e internazionale come i Negramaro, Francesco De Gregori, Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Goran Bregovic, Khaled e moltissimi altri ancora. Ecco così che, granello dopo granello, il Cous Cous Fest è diventato la casa di migliaia di persone, un luogo dall’atmosfera magica che cattura, ammalia e ruba il cuore di chi lo visita.
Il Cous Cous Fest è un’alchimia: un evento che fa incontrare mondi diversi, spegne conflitti ed incomprensioni, stringe in un abbraccio Palestina e Israele, mette insieme buon cibo, divertimento e grandi emozioni. Una miscela di ingredienti che trova in un lembo di terra, circondato da due riserve naturali, il suo scenario ideale. Questa è San Vito Lo Capo, il luogo dove il cous cous incontra il mondo, dove si sceglie di non fare più la guerra e si dà il benvenuto alla diversità.
Tutte le informazioni aggiornate sul sito ufficiale: www.couscousfest.it